Il legame tra Zucchero e Porretta nasce nel lontano marzo 1987, quando Adelmo Fornaciari sta preparando il suo primo, vero album di Rhythm & Blues in italiano. Le registrazioni si fanno agli studi Fonoprint di Bologna. E mentre la sezione ritmica è pronta, manca la sezione fiati. È allora che Graziano Uliani gli propone di utilizzare i Memphis Horns ovvero la leggendaria, mitica sezione fiati di Otis Redding e degli studi Stax di Memphis. Ma non solo, Andrew Love (sax) e Wayne Jackson (tromba) hanno suonato con Aretha Franklin, Joe Cocker, Sting, Billy Joel, U2, Peter Gabriel, Doobie Brothers e a Zucchero hanno appena regalato un disco di Robert Cray, dove suona il duo di Memphis. L’idea lo entusiasma. Ed è così che i due musicisti arrivano a Bologna, ma quello che ha toccato il cielo con un dito è Graziano Uliani (futuro fondatore del Porretta Soul Festival) che incontra per la prima volta i suoi idoli. Wayne Jackson nella sua biografia ricorda l’episodio e scrive:
“We arrived in Milan to the warmest of Italian welcomes, lots of hugging and kissing each cheek. Graziano spoke a little english, picked up from Otis Redding records, and his friend Gianni Del Savio, spoke a little bit more. They loaded us into a big, beautiful Volvo, and we headed out into the Italian countryside towards Bologna. It was breathaking! Just like the movies. Along the way, we stopped for a bathroom break, and that’s when Graziano attere a now historic sentence, “Nobody would believe it, I pissed with the Memphis Horns!”
…Ovvero…